Cos’è una schermatura RFID e a cosa serve?

RFID è l’acronimo inglese di Radio Frequency Identification, in italiano Identificazione a radiofrequenza. È una tecnologia di identificazione automatica che si basa sulla propagazione nell’aria di onde elettro-magnetiche, che permettono la rilevazione univoca, automatica, massiva e a distanza di oggetti, animali e persone sia statici che in movimento.
Gli elementi fondamentali che costituiscono un sistema RFID sono tre: una o più etichette chiamate ‘tag’ o ‘transponder’; un apparecchio che permette la lettura e la scrittura; un sistema informativo di gestione dei dati che consente il trasferimento dei dati da e verso i lettori. L’elemento principale che caratterizza un sistema RFID è l’etichetta RFID, che è costituita da un microchip che contiene dati in una memoria, un’antenna e un supporto fisico che tiene insieme il chip che può essere di materiale diverso, ad esempio PVC.
La tecnologia RFID comincia a prendere forma durante la Seconda Guerra Mondiale per scopi militari, poi si sviluppa negli anni Sessanta e comincia ad essere utilizzata per scopi civili, fino alla diffusione a partire dagli anni Novanta. I dispositivi RFID emettono onde radio, ossia onde elettromagnetiche a frequenza molto bassa e quindi non pericolose per il corpo umano. Viviamo in un mondo in cui siamo continuamente circondati da oggetti che emettono onde elettromagnetiche: si pensi ai recenti sistemi GPRS o ai comuni telefoni cellulari. Ma è ormai più di mezzo secolo che i nostri corpi ‘convivono’ con le onde elettromagnetiche. Anche un normale televisore e persino una vecchia radio, oggetti non così moderni, emettono onde elettromagnetiche. I campi di applicazione della tecnologia RFID oggi sono molti.

Uno di questi, molto diffuso, riguarda le carte bancarie, tessere documenti di identità elettronici, titoli di viaggio elettronici, sistemi di bigliettazione elettronica per metropolitane, treni, autobus, moneta elettronica per macchine distributrici prodotti alimentari, e così via.
Se la tecnologia RFID da una parte rende più veloci e semplici i processi di acquisto e riconoscimento, dall’altra ha connaturato un problema: espone di più le carte contactless come sono ormai la maggior parte di queste carte, al rischio di clonazione, con furto di dati e, nel caso delle carte di credito, anche di denaro. Per gli hacker, infatti, è sufficiente la presenza di un’antenna RFID posta a qualche metro di distanza per intercettare le informazioni contenute nelle carte e replicarle.
Una soluzione a questo nuovo rischio è data dalla schermatura RFID, un avanzato sistema tecnologico in grado di bloccare anche questi tentativi di furto. Si tratta di una barriera tra la carta e l’esterno che blocca i segnali radio che permettono il collegamento con i lettori. Con la schermatura RFID si viene così a creare uno spazio circoscritto all’interno del quale determinati segnali radio sono disabilitati e le carte isolate.
Custodire le proprie carte all’interno di un portafoglio con schermatura RFID, come quello ideato e realizzato da Atech per Cavò Accessori, è quindi una sicurezza.